Biografia - Italiano

Bruno D’Amore, matematico e saggista italiano.

 

 

 

Biografia e formazione

 

Bruno D’Amore è nato a Bologna il 28 settembre 1946, figlio di due abruzzesi emigrati a Bologna negli anni ‘30. Ha compiuto tutti gli studi a Bologna conseguendo dapprima la laurea in matematica, poi una in pedagogia e una in filosofia; si è perfezionato in “matematiche elementari da un punto di vista superiore”; ha ottenuto il PhD in Mathematics Education presso l’Università “Filosofo Costantino” di Nitra, in Slovacchia. Nel 2013, l’Università di Cipro gli ha conferito un PhD honoris causa in Scienze Sociali ed Educazione per il rilievo internazionale delle sue ricerche in didattica della matematica.

B D’A è padre di Pier Luigi; è sposato con Martha Isabel Fandiño Pinilla, mamma di Leonardo e Oscar, sua coautrice in numerose ricerche e testi. Vivono parte dell’anno a Bogotà (Colombia) e parte a Lido Adriano (Ra).

Agli esordi dei suoi studi e della sua carriera scientifica ha avuto come maestro in storia della matematica Ettore Carruccio (che è stato suo direttore di tesi in matematica); in matematica e in epistemologia della matematica Francesco Speranza; in pedagogia Franco Frabboni (che è stato suo direttore di tesi in pedagogia) e Piero Bertolini; in filosofia Enzo Melandri e Maurizio Matteuzzi (che è stato suo direttore di tesi in filosofia); nel mondo della ricerca in didattica, il suo primo contatto internazionale è stato con Efraim Fischbein (nell’ottobre 1980, a Cognola di Trento) e poi ha collaborato a diverso titolo con Gérard Vergnaud, Guy Brousseau, Colette Laborde, Raymond Duval, Luis Radford, Juan Godino, Salvador Llinares, Ubiratan D’Ambrosio, Luis Rico, Hermann Maier, Athanasios Gagatsis, Ricardo Cantoral, Luis Moreno Armella, Carlos E. Vasco, Vicenç Font e tanti altri, con i quali ha avuto intensi rapporti di studio e ricerca.

 

Carriera

 

Ha fatto tutta la carriera universitaria presso il Dipartimento di matematica dell’Università di Bologna, da studente a borsista CNR, da assistente di geometria a professore associato prima di logica matematica e poi di didattica della matematica, terminando come professore ordinario di didattica della matematica (ha lasciato l’Università di Bologna il 1° ottobre 2010); ha insegnato nei corsi di laurea in matematica, matematica magistrale, scuola di specializzazione nella facoltà di scienze mm ff nn; ha inoltre insegnato nelle facoltà di ingegneria, scienze della formazione e psicologia. Ha inoltre tenuto corsi come titolare nelle Università di Bolzano (sede di Bressanone) e di Urbino.

Ha dedicato principalmente la sua vita allo studio e alla ricerca nel campo della didattica della matematica, non disdegnando altri impegni, soprattutto la divulgazione scientifica, numerosissimi corsi per insegnanti, la critica d’arte e la letteratura. Ha tenuto corsi e seminari principalmente sulla didattica della matematica anche fissi in molte università latinoamericane ed europee.

Collabora con dottorati di ricerca in Italia, Messico, Colombia, Slovacchia, Spagna, Francia, Brasile seguendo tesi e partecipando a tribunali finali di tesi; attualmente dà seminari e dirige tesi di PhD, presso il DIE, attivo nell’Universidad Distrital “Francisco José de Caldas”, Bogotà, Colombia. È titolare di altri corsi post laurea presso diverse università colombiane.

Dal punto di vista accademico è stato direttore a Bologna di Corsi di Perfezionamento post laurea, di Corsi di Alta Formazione ed ha avuto cariche analoghe in diversi Paesi del mondo. Ha collaborato a vario titolo e in varie occasioni con il Ministero della Pubblica Istruzione italiano e con ministeri analoghi in Svizzera, Francia, Colombia, Lussemburgo e altri.

 

Ricerca in matematica

 

Autore di pubblicazioni di ricerca nei seguenti campi: teoria dei grafi e degli ipergrafi; geometria delle trasformazioni puntuali; logica deontica; teoria dei giochi. Ha a lungo collaborato come recensore al Mathematical Reviews.

 

Ricerca in didattica della matematica e sua diffusione per la formazione degli insegnanti

 

Ha fondato nei primi anni ‘80 il Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica di Bologna, con sede presso il Dipartimento di Matematica dell’Università, e ne è sempre stato il responsabile scientifico, a tutt’oggi. Fin dalla sua fondazione e fino al 2011, il NRD ha usufruito di fondi messi a disposizione dalla stessa università di Bologna (cosiddetti fondi 60%) e di fondi di ricerca dapprima del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), poi del MPI (Ministero della Pubblica Istruzione) e infine del MIUR (Ministero Italiano dell’Università e Ricerca), prima fondi cosiddetti ex 40% e poi PRIN (Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale). B D’A è sempre stato responsabile scientifico di tali ricerche finanziate.

Dall’agosto 1992 all’agosto 1995 è stato Presidente del GIRP, Groupe International de Recherche en Pédagogie de la Mathématique (sede sociale: Institut Supérieur d’Études et de Recherches Pédagogiques, Walferdange, Grand-Duché de Luxembourg). In questa veste ha organizzato e diretto convegni internazionali in Svizzera, Lussemburgo, Belgio, Spagna e Italia.

Dal 1994 al 2000 è stato membro della C.I.I.M. (Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica) dell’U.M.I. (Unione Matematica Italiana).

Dall’ottobre 2006 è membro del Gruppo di Ricerca MESCUD (Matemáticas Escolares Universidad Distrital), attivo presso la Universidad Distrital “Francisco José de Caldas”, Bogotà, Colombia.

Dal 2006 al 2008 è stato il responsabile scientifico del gruppo di ricerca in Didattica della Matematica presso l’Alta Scuola Pedagogica di Locarno, Svizzera, poi SUPSI.

Dall’anno 2008 è membro del Grup de Recerca sobre Anàlisi Didàctica en Educació Matemàtica (GRADEM), Barcelona, Spagna, per conto di xarxa-REMIC de Catalunya.

Dall’aprile 2012 è asesor del gruppo di ricerca SUMMA, matematica e didattica della matematica, Università di Medellin, Colombia.

È membro del Comitato Scientifico di varie riviste scientifiche in Italia, Messico, Cipro, Spagna, Venezuela, Turchia, Svizzera, Slovacchia, Brasile, Colombia; membro del Comitato Scientifico di gruppi di ricerca e di convegni internazionali; referee di varie riviste in diversi Paesi.

Ha fondato e diretto per 24 anni la rivista La matematica e la sua didattica; dirige numerose collane di libri per varie case editrici italiane di prestigio.

Ha curato come Editor invitato, insieme a Luis Radford, un numero speciale (in lingue inglese, francese e spagnola) della rivista Relime (Cinvestav, México DF., México) nel 2006: Semiotics, Culture and Mathematical Thinking.

Ha la responsabilità del coordinamento della sezione “Didattica” della rivista mensile Vita Scolastica di Giunti Scuola, Firenze; e, per la stessa casa editrice, tiene da vari anni una rubrica fissa di risposta ai lettori della rivista Scuola dell’Infanzia.

Ha scritto ad oggi circa 140 libri (come autore unico, autore con altri o come editor) e circa 670 articoli di ricerca e di diffusione in didattica della matematica in svariate lingue (italiano, francese, spagnolo, portoghese, inglese, tedesco, greco e altre).

Ha pubblicato circa 930 recensioni di libri su riviste di diversi Paesi; tenuto alcune migliaia di conferenze e corsi per la formazione degli insegnanti, in diversi Paesi; partecipato a innumerevoli convegni, congressi e seminari, sempre con interventi, relazioni o conferenze, in Europa, America e Asia.

Ha organizzato molte decine di convegni di ricerca e di divulgazione della ricerca, in Italia e all’estero; tra questi spicca per fama il convegno nazionale Incontri con la matematica giunto nel 2013 all’edizione numero XXVII.

Ha avuto il compito di Chief Organizer del Topic Group 14: Infinite processes throughout the curriculum, all’VIII ICME, Sevilla, 14-21 luglio 1996. In questa veste ha tenuto le prolusioni di apertura e di chiusura. Uno dei due advisory panel in questa impresa è stato Raymond Duval.

Ha partecipato con relazioni e seminari a molte occasioni pubbliche di divulgazione della ricerca e della matematica, in vari Paesi.

La sua ricerca in didattica della matematica, iniziata negli anni ’80, si è inizialmente indirizzata sui seguenti filoni:

  • funzioni del linguaggio naturale nella pratica didattica matematica e limiti del suo uso dovuti alle interferenze con il linguaggio matematico;
  • la specificità della risoluzione dei problemi di matematica a qualsiasi livello scolastico (comprendendo qui anche le problematiche dell’atteggiamento e delle convinzioni degli insegnanti);
  • l’apprendimento dei concetti relativi all’infinito matematico; e altri contenuti specifici (reciproche relazioni fra area e perimetro; angolo; …);
  • la questione della formazione iniziale e in servizio degli insegnanti di matematica, a qualsiasi livello scolastico;
  • l’istituzionalizzazione delle conoscenze (modalità del passaggio dal sapere personale al sapere istituzionale e funzionamento del sistema didattico, nel caso specifico della matematica);
  • i rapporti tra semiotica e noetica ed i meccanismi di rappresentazione semiotica dei concetti matematici in un registro semiotico dato, di trattamento (passaggio tra rappresentazioni semiotiche diverse ma di uno stesso registro) e di conversione (passaggio tra rappresentazioni semiotiche di diversi registri);
  • una rivalutazione critica con moderni strumenti degli argomenti che la ricerca in didattica, soprattutto di scuola francese, ha consacrato come “classici”.

L’analisi a monte dei risultati delle ricerche suddette ha rivelato che alla base dei comportamenti cognitivi di insegnanti ed allievi, si poteva porre una problematica comune, legata a versanti affettivi e metacognitivi e all’immagine della matematica e convinzioni su di essa, da parte di allievi ed insegnanti. In particolare, dalla seconda metà degli anni ‘90 ha iniziato uno studio delle motivazioni e delle caratteristiche che stanno alla base del mancato passaggio tra devoluzione e implicazione e dunque sulla scolarizzazione delle conoscenze. L’idea di scolarizzazione coinvolge il sistema didattico allievo – insegnante - sapere e si presta a considerazioni diverse da quelle solitamente ascrivibili al contratto didattico.

Più recentemente, sono particolarmente sei i settori d’indagine sui quali si fonda la sua ricerca, che hanno però fortissimi legami l’uno con l’altro, tanto da poter essere considerati versanti specifici diversi di quello stesso tema; alcuni di essi proseguono ed approfondiscono le ricerche precedenti:

  • la risoluzione dei problemi a qualsiasi livello scolastico;
  • l’apprendimento dei concetti relativi all’infinito matematico;
  • la questione della preparazione degli insegnanti di matematica, a qualsiasi livello scolastico, e la formazione di uno spirito critico in àmbito matematico, che si potrebbe ascrivere all’etnomatematica;
  • l’istituzionalizzazione delle conoscenze (modalità del passaggio dal sapere personale al sapere istituzionale e funzionamento del sistema didattico, nel caso specifico della matematica);
  • i rapporti tra semiotica e noetica ed i meccanismi di rappresentazione semiotica dei concetti matematici in un registro semiotico dato;
  • rivalutazione critica degli argomenti che la ricerca in didattica, soprattutto di scuola francese, ha consacrato come “classici”.

Da una ventina d’anni sta lavorando in direzione epistemologica pragmatista, approfittando dei risultati delle ricerche negli anni; si vedano soprattutto i lavori sull’infinito, quelli contrassegnati con questa tematica in bibliografia e altri lavori più specifici.

In questo àmbito ha iniziato una ricerca in chiave sociologica ed una revisione attenta degli aspetti semiotici emergenti nel complesso processo di insegnamento e apprendimento. In particolare ha dedicato diversi anni del proprio lavoro allo studio del cambio di significato che l’apprendente compie nel passare da una rappresentazione semiotica ad un’altra grazie ad una trasformazione di trattamento da lui stesso compiuta; per trasformazione di trattamento si intende una trasformazione da una rappresentazione semiotica di un oggetto matematico in un dato registro semiotico ad un’altra rappresentazione semiotica nello stesso registro semiotico. I suoi studi segnalarono alla comunità degli studiosi il fenomeno, grazie ad esempi di ricerca riscontrati nelle aule; in diversi convegni internazionali di ricerca il fenomeno fu segnalato e studiato (in particolare Rodi, Nicosia, Bogotà, Torino, Roma e in Brasile, Argentina e Colombia); in questo lavoro è stato coadiuvato da Martha Isabel Fandiño Pinilla che con lui ha successivamente pubblicato vari lavori e partecipato a vari convegni internazionali di ricerca in Argentina, Colombia, Grecia, Brasile etc.; e due dottorati di ricerca conclusisi con ampio successo e il massimo grado di giudizio, il primo a Palermo ed il secondo a Bogotà.

Ha intrapreso studi di ricerca in chiave ontosemiotica; in questo campo è autore di alcuni articoli.

Soprattutto per diffondere le ricerche in didattica della matematica destinate agli insegnanti, ad intervalli di tempo scrive libri ed articoli nei quali raccoglie e sintetizza sia la propria ricerca, sia quella sviluppata nel contesto internazionale. In questo campo è autore di numerosi lavori.

Tra le peculiarità più specifiche e più note al grande pubblico degli insegnanti della sua attività in didattica della matematica è che mai si è specializzato in un solo livello scolare; anzi, la sua ricerca spazia su tutti, dalla scuola dell’infanzia ai corsi post laurea universitari, spesso creando legami fra i comportamenti cognitivi di apprendenti di diversi livelli. È sempre stato uno dei più strenui difensori della necessità di studiare gli specifici processi di insegnamento – apprendimento della scuola dell’infanzia, nei quali ha evidenziato, nei decenni, gli aspetti più significativi, per esempio gli apprendimenti cosiddetti “ingenui” legati ad attività concrete e linguistiche e non formali, analizzandone le ricadute nel passaggio alla scuola primaria.

Ha condotto e seguito innumerevoli sperimentazioni didattiche, a tutti i livelli scolastici, realizzando in particolare due progetti che hanno avuto notevole influenza in campo nazionale:

il Progetto MaSE (Matematica nella Scuola Elementare), 11 + 5 volumi tutti pubblicati da Franco Angeli (Milano) (il Progetto è citato anche nella Enciclopedia Pedagogica a cura di Mauro Laeng, Appendice 2002, pagine 1228-1230);

con Martha Isabel Fandiño Pinilla e Silvia Sbaragli il progetto Matematica nella scuola primaria, percorsi per apprendere, 14 volumi tutti pubblicati da Pitagora (Bologna).

Come appendice alle numerose sperimentazioni sono stati realizzati laboratori (la cui specifica funzione didattica ha studiato per decenni, scrivendo su questo tema vari articoli ed alcuni libri) e mostre (a testimonianza delle quali esistono vari cataloghi e libri). Al laboratorio di matematica come strumento e metodologia didattica ha dedicato varie sperimentazioni, libri e articoli teorici a partire dagli anni ‘80.

Nei primi anni ‘90, approfittando di un anno sabbatico e di un invito del Politecnico del Chimborazo a Riobamba (Ecuador), ha compiuto studi etnomatematici presso alcune popolazioni autoctone sulla matematica di queste civiltà che hanno dato luogo a diversi articoli pubblicati in italiano, spagnolo e portoghese.

Fra gli strumenti culturali posti in campo, proposti come riflessione nei corsi per insegnanti e suggeriti concretamente come strumento didattico da usare in aula, B D’A ha sempre privilegiato la storia della matematica; per questo, nella sua bibliografia e nei titoli di molti suoi interventi appaiono argomenti storici, non come tematiche specifiche di ricerca, ma come strumenti e riferimenti.

 

Divulgazione della matematica

 

Ha dedicato molti studi alla divulgazione della matematica per raggiungere quelle persone che la ritengono una disciplina ostica, quelle che non la ritengono una forma genuina di cultura e per offrire agli insegnanti risposte convincenti e coerenti da dare a quegli studenti che non vedono usi e presenze della matematica nella vita reale, a parte l’ambito strettamente scolastico. In questo campo ha svolto e svolge un’intensa attività di conferenze e seminari destinati non solo al mondo della scuola, ma aperti al pubblico e ha pubblicato vari articoli soprattutto in italiano e alcuni libri, alcuni dei quali tradotti in spagnolo o portoghese.

B D’A ha pubblicato lavori specifici sulle relazioni fra matematica e letteratura. Con il poeta Alberto Bertoni ha tenuto e tiene tuttora serate pubbliche discutendo il tema “Poesia e matematica”.

 

Bibliografia: Principali libri di Bruno D’Amore di divulgazione della matematica:

D’Amore B., Matteuzzi M. (1975). Dal numero alla struttura. Bologna: Zanichelli.

D’Amore B. (1976). Elementi di teoria dei giochi. Bologna: Zanichelli.

D’Amore B., Matteuzzi M. (1976). Gli interessi matematici. Venezia: Marsilio.

D’Amore B. (1992). Giochi logici linguistici e matematici. Milano: Angeli.

Arrigo G., D’Amore B. (1992). Infiniti. Milano: Angeli.

D’Amore B., Oliva P. (1994). Numeri. Teoria, storia, curiosità, giochi e didattica nel mondo dei numeri. Milano: Angeli.

Bagni G. T., D’Amore B. (1994). Alle radici storiche della prospettiva. Milano: Angeli.

D’Amore B. (2001). Più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla. Incontri di Dante con la Matematica. Bologna: Pitagora.

Bagni G. T., D’Amore B. (2006). Leonardo e la matematica. Firenze: Giunti. [Edizione in lingua spagnola, 2007, Bogotà: Magisterio; edizione in lingua portoghese, 2012, São Paolo: Livraria da Fisica].

D’Amore B. (2007). Matematica dappertutto. Percorsi matematici inusuali e curiosi. Bologna: Pitagora. [Edizione in lingua spagnola, 2008, Bogotà: Magisterio].

D’Amore B. (2009). Giocare con la matematica. Prefazione di Ennio Peres. Bologna: Archetipolibri.

D’Amore B. (2009). Matematica, stupore e poesia. Contributi di: Claudio Bartocci, Umberto Bottazzini, Ubiratan D’Ambrosio, Michele Emmer, Sandro Graffi, Giorgio Israel, Gabriele Lolli, Piergiorgio Odifreddi, Luis Radford. Firenze: Giunti. [Edizione in lingua portoghese, 2012, São Paolo: Livraria da Fisica].

Bolondi G., D’Amore B. (2010). La matematica non serve a nulla. Provocazioni e risposte per capire di più. Bologna: Compositori. [Edizione in lingua spagnola, 2011, Bogotà: Editorial B].

D’Amore B. (2011). Dante e la matematica. Prefazioni di Umberto Bottazzini e di Emilio Pasquini. Firenze: Giunti. [Di questo libro, la Compagnia Teatrale L’Aquila Signorina ha realizzato una versione teatrale che ha avuto oltre 40 repliche nel 2013].

D’Amore B., Fandiño Pinilla M.I. (2011). Spunti di storia della matematica ad uso didattico nella scuola primaria. Progetto: Matematica nella scuola primaria, percorsi per apprendere. Vol. 6. Bologna: Pitagora.

Taddia F., D’Amore B. (2012). Perché diamo i numeri? Trieste: Editoriale Scienze.

D’Amore B., Fandiño Pinilla M. I. (2012). Matematica, come farla amare. Miti, illusioni, sogni e realtà. Firenze: Giunti Scuola.

D’Amore B., Fandiño Pinilla M. I. (2013). La nonna di Pitagora. L’invenzione matematica spiegata agli increduli. Prefazione di Maurizio Matteuzzi. Bari: Dedalo.

 

Linguistica e semiotica

 

Ha dedicato, nel corso degli anni ‘70, studi e ricerche a problemi di linguistica e semiotica, in particolare a tipi specifici di linguaggio naturale in base alle sue funzioni e a proposte formali di descrivere strutturalmente la semantica del linguaggio naturale (pubblicati sulla rivista Rendiconti, diretta da Roberto Roversi, e sulla rivista VS Quaderni di studi semiotici, allora diretta da Umberto Eco).

Negli anni ‘90 ha ripreso gli studi in questa direzione, ma con riferimento specifico alla didattica della matematica (le interferenze fra il linguaggio comune e il linguaggio della matematica nel processo di insegnamento – apprendimento; il “linguaggio naturale” e le sue influenze sulla risoluzione dei problemi; la presenza della semiotica nell’analisi delle situazioni d’aula; e altri).

Si veda, per esempio:

D’Amore B., Fandiño Pinilla M. I., Iori M. (2013). Primi elementi di semiotica. La sua presenza e la sua importanza nel processo di insegnamento-apprendimento della matematica. Prefazioni di Raymond Duval e di Luis Radford. Bologna: Pitagora. [Edizione in lingua spagnola, 2013, Bogotà: Magisterio].

 

Letteratura

 

B D’A è autore di due opere letterarie:

D’Amore B. (2003). Icosaedro. Prefazione di Antonio Faeti. Bologna: Gedit. [Due dei racconti di questo libro sono risultati vincitori di premi letterari nazionali; vedi “premi letterari” più sotto].

D’Amore B. (2008). Allievi. Bologna: Gedit. Prefazione di Gian Mario Anselmi; presentazione in quarta di copertina di Alberto Bertoni. [Edizione in lingua spagnola, 2010, Bogotà: Editoral B].

Ha anche dedicato studi alla critica poetica, pubblicando testi su riviste specialistiche e quotidiani.

Sui premi letterari, ved. oltre.

 

Politica

 

B D’A è stato Assessore alla cultura del comune di Castel San Pietro Terme (BO) dal 2000 al 2005, con nomina diretta del Sindaco.

 

Critica d’arte, matematica e arte figurativa

 

B D’A si è occupato di arte figurativa, prendendo parte fin dalla metà degli anni ’60 alla vita artistica della città di Bologna. Gli incontri assidui con Roberto Roversi, Antonio Faeti, Mario Nanni, Elio Marchegiani, Concetto Pozzati lo hanno indotto a studi sempre più serrati indirizzati verso la storia e la critica d’arte.

Dal 1966 al 1969 ha visitato capillarmente le mostre di arte figurativa allestite in Italia, prendendo contatto con artisti delle diverse avanguardie e con critici d’arte, fra i quali Giorgio Cortenova, Renato Barilli, Franco Solmi, Franco Torriani, Miklos Varga e tanti altri, nonché con Bruno Munari.

Nel 1969 ha iniziato una intensa attività, collaborando all’allestimento di eventi e mostre, dedicandosi definitivamente alla critica d’arte e alla organizzazione di eventi, soprattutto grazie alla frequentazione di Filiberto Menna.

Nei primi anni ‘70, B D’A ha lanciato l’idea di Arte esatta, collaborando con Francesco Speranza, Franco Torriani, Franco Solmi (al tempo direttore della Galleria Comune di Arte Moderna di Bologna) e di Filiberto Menna, organizzando mostre, convegni e dibattiti presso la Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Bologna, a Torino e Ferrara (Galleria d’arte del Palazzo dei Diamanti) (sempre con la pubblicazioni di Atti).

Nel 1974 organizzò a Roma presso la Galleria L’Obelisco, una mostra internazionale con Filiberto Menna: De Mathematica; il catalogo omonimo è ancora disponibile; gli artisti partecipanti furono i seguenti: Vincenzo Agnetti, Joseph Albers, Robert Barry, Franco Berdini, Max Bill, Mel Bochner, Cosimo Carlucci, Luisella Carretta, Roger Cutforth, Alessandro De Alexandris, Maurits C. Escher, Alberto Faietti, Aurelio Fiorentino, Dan Graham, Laura Grisi, Riccardo Guarneri, Joseph Kosuth, James Leong, Julio Le Parc, Anna Paola Levi Montalcini, Sol Lewitt, Carl Magnus, Elio Marchegiani, Enzo Mari, Mario Merz, Piet Mondrian, François Morellet, Bruno Munari, Domenico Palamara, Charles Perry, Attilio Pierelli, Edward Carlos Plünkett, Piero Rambaudi, Hermann Richter, Lucio Saffaro, Aldo Spinelli, Pierluigi Vannozzi, Victor Vasarely, Bernar Venet, Rolf Whilelmsson.

Nel 1977 entrò a far parte dell’AICA (Association International des Critiques d’Art), commissione d’esame formata da Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli, proposto da Filiberto Menna. L’AICA aveva allora la sede presso il Louvre, la sezione italiana presso la Galleria Nazionale d’Arte Contemporanea di Roma, diretta da Palma Bucarelli.

È stato più volte segretario di una quadriennale in Veneto, condirettore di una galleria d’arte privata di Bologna (Il Cortile, via Castiglione) e consulente di varie gallerie pubbliche e private in Italia.

 

Premi e Onorificenze

 

È stato nominato cittadino onorario di Castel San Pietro Terme (Bo) nel 1997 e di Cerchio (Aq) nel 2005.

Ha ricevuto il premio “Lo Stilo d’Oro”, edizione 2000, sezione Didattica, nella Decima Edizione del Premio Nazionale di Pedagogia “Pescara”, per il suo libro Elementi di Didattica della Matematica”. Il libro è stato pubblicato in lingua spagnola (2006, Bogotà: Magisterio) e portoghese (2007, São Paulo: Livraria da Física.

Il libro: La matematica non serve a nulla. Provocazioni e risposte per capire di più, scritto con Giorgio Bolondi, Bologna: Compositori, è stato selezionato dal Comitato Scientifico di “Pianeta Galileo 2010”, programma di divulgazione scientifica promosso dal Consiglio Regionale della Toscana.

Sono stati dedicati in suo onore alcuni convegni nazionali ed internazionali:

nel 1996 in Italia;

nel 2005 a Chivilcoy, Argentina, insieme ad Ubiratan D’Ambrosio;

nel 2006 in Italia con pubblicazione degli Atti;

nel 2007 a Canoas do Rio Grande do Sur, Brasile, insieme a Guy Brousseau e Ubiratan D’Ambrosio;

l’8 ottobre 2011 a Bologna, Dipartimento di Matematica, Università di Bologna, con pubblicazione degli Atti e il patrocinio di numerose università e di centri di ricerca di tutto il mondo. (Segue la copertina degli Atti e la locandina-programma).

 

 

 

 

 

 

Nel febbraio 2013, l’Università di Cipro gli ha conferito un PhD honoris causa in Scienze Sociali ed Educazione per il rilievo internazionale delle sue ricerche in didattica della matematica; la cerimonia di consegna è avvenuta il 15 ottobre 2013.

Il giorno 10 maggio 2013 a Medellin, durante la cerimonia di chiusura del “V Congreso Internacional de Formación y Modelación en Ciencias Básicas”, ha ricevuto il “Premio a la Contribucion Cientifica Internacional en Ciencia y Tecnologia” da parte dell’Università di Medellin.

 

Premi letterari

 

Il racconto Trattoria, primo nella raccolta pubblicata da D’Amore B. (2003). Icosaedro (vedi sopra) ha vinto il premio “Arturo Loria 2003”, Comune di Carpi; come tale è stato ripubblicato nel volume: AA. VV. (2003). Riflessioni dopo la sera e altri racconti. Modena: Diabasis. 39-51.

Il racconto Brest o Esercizio, ultimo nella raccolta pubblicata da D’Amore B. (2003). Icosaedro (vedi sopra) ha vinto il premio “Il Ceppo 2003”, Comune di Pistoia.

 

Studi sull’opera di Dante Alighieri

 

B D’A ha dedicato studi assidui al contenuto matematico dell’opera di Dante Alighieri, scrivendo molti saggi e partecipando a convegni nazionali ed internazionali specifici.

Si veda, per esempio:

D’Amore B. (2011). Dante e la matematica. Prefazioni di Umberto Bottazzini ed Emilio Pasquini. Firenze: Giunti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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